Come Scuola di Yoga riteniamo importante essere attivi ed intervenire per chiedere tutela dai possibili danni del 5G.
Per questo trovate qui un articolo tratto da Terra Nuova e un altro molto più esaustivo da 5G Space Appeal, con due relative petizioni per chi vorrà firmare.
Petizione: «Fermate il 5G e abbassate i limiti per l’elettrosmog»
Il Comitato di Tutela Monte Porzio Catone ha lanciato una raccolta di firme a livello nazionale per chiedere al governo che vengano adottati limiti più cautelativi per le emissioni elettromagnetiche e che si fermi il 5G, applicando il principio di precauzione.
Il precedente governo aveva preparato una bozza di DPCM per l’innalzamento dei valori limite per i Campi Elettromagnetici e ora il Comitato di Tutela Monte Porzio Catone, con una petizione nazionale, chiede all’attuale governo che abbandoni completamente la strada intrapresa «perché gli attuali limiti di legge devono essere piuttosto significativamente abbassati per tutelare la salute pubblica e l’ambiente» scrivono dal Comitato.
«La tutela e la salvaguardia della salute umana e la tutela ambientale sono valori di rilievo costituzionale, nonché beni inalienabili – prosegue il Comitato – la nostra Costituzione Italiana in forma sempre attuale fissa i criteri generali basilari della tutela ambientale nell’art. 9, comma secondo e nell’art. 32 comma primo».
Proprio in concomitanza della petizione, è uscito il libro “Manuale di autodifesa per gli elettrosensibili” (Terra Nuova Edizioni) del giornalista Maurizio Martucci, ACQUISTABILE QUI
Si legge inoltre nel testo della petizione del Comitato:«A tal riguardo Vi scriviamo poiché, rispetto al parere dell’ Istituto Superiore di Sanità (del 2001), da cui derivano i limiti del DPCM 08/07/2003 sui campi a radiofrequenza pubblicato sulla G.U. n199 del 28/08/2003, le conoscenze scientifiche sui rischi per la salute correlate all’esposizione ai campi elettromagnetici sono notevolmente aumentati (Si veda la lista a pié di pagina)».
I pericoli esistenti
«Si segnalano, in particolare, i recenti studi del National Toxicology Program e dell’Istituto Ramazzini, che evidenziano un aumentato rischio sia per i tumori alla testa sia per gli schwannomi, il più pericoloso dei quali è il tumore cardiaco. Tali risultati, basati sulla sperimentazione animale in entrambe le sponde dell’Atlantico, insieme agli ultimi studi epidemiologici sugli utilizzatori di cellulari dell’oncologo Lennart Hardell, fanno concludere agli studiosi che è tempo di aggiornare la classificazione IARC. Al momento, infatti la IARC classifica la radiofrequenza come “Possibile Cancerogeno per l’Uomo”, perché si basava solo su risultati epidemiologici ma non su studi in vivo, che oggi fanno propendere per la classificazione “Probabile cancerogeno” di Classe 1A o, come suggerito da Hardell, “Cancerogeno Certo” di Classe 1».
E ancora:
«Il problema centrale è che gli standard di sicurezza internazionali promossi dall’OMS, su indicazione di una associazione privata l’ICNIRP, fanno riferimento ai cosidetti “effetti termici”, cioè al riscaldamento indotto sul materiale biologico dall’ esposizione alle radiofrequenze, mentre esistono migliaia di evidenze scientifiche sugli “effetti non termici”, che avvengono per valori di esposizione nettamente inferiori a quelli italiani. Questi effetti biologici non termici comprendono, per esempio, l’apertura della barriera ematoencefalica (con un aumento del rischio di malattie neurodegenerative), infertilità, disturbi neurocomportamentali, danni al feto, aumento dello stress ossidativo, aumento di danni al DNA, ecc, senza escludere quelli più gravi di natura oncologica. Gli attuali limiti di legge italiani, quindi, non sono sufficienti a tutelare la salute pubblica. La stessa Food and Drug Administration Americana (FDA) riconosce gli effetti non termici dell’ esposizione a radiofrequenza (nell’approvazione del dispositivo medico “Optune”). Già nel febbraio 2015 oltre un centinaio di scienziati italiani (medici, fisici, biologi e ricercatori), assieme ad altre 50 associazioni e comitati italiani, hanno chiesto al governo di abbassare significativamente i limiti di legge per le emissioni elettromagnetiche».
I limiti
«Stando a tali constatazioni i valori limite di campo andrebbero drasticamente ridotti (non certo aumentati): un primo semplice passo, che il Governo può intraprendere in questa direzione è cancellare immediatamente l’articolo 14 del Decreto Sviluppo “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese” (DL n° 179 del 18/10/2012 pubblicato sulla G.U. n° del 19/10/2012), che impone una misurazione dei campi elettromagnetici su una media di 24 ore (valore arbitrario), anziché su 6 minuti (valore basato su motivazioni biologiche). Per tutelare appieno la salute pubblica, si rende indispensabile attuare quanto indicato dalla Raccomandazione 1815 dell’Assemblea Plenaria del Consiglio d’Europa del 2011, volta ad un abbassamento dei limiti di legge a 0,6 V/m nell’immediato e a 0,2 V/m sul lungo termine».
Prosegue sempre la petizione:
«Collegata al paventato aumento dei limiti di legge è la diffusione della tecnologia 5G, la quale dovrebbe essere soggetta a valutazioni di impatto sanitario e ambientale preventive con analisi dei costi economici e sociali pubblici derivanti da eventuali impatti biologici indotti. E’ necessario stabilire se lo sviluppo di tale tecnologia sia compatibile con i dettami costituzionali in quanto una eventuale non “provata innocuità” del 5G, dovrebbe, al pari della cannabis light, essere la motivazione perchè il Consiglio Superiore della Sanità “raccomandi che siano attivate, nell’interesse della salute individuale e pubblica e in applicazione del principio di precauzione” adeguate misure. Per la cannabis light così è stato dichiarato dal CSS in un parere richiesto a febbraio dal Ministero della Salute sui «prodotti contenenti o costituiti da infiorescenze di canapa»: “Non si può escludere la pericolosità del Thc anche a basse concentrazioni in alcuni soggetti”. Riteniamo che siano motivazioni generalizzabili e perfettamente estendibili anche al caso dei campi elettromagnetici per le motivazioni sotto esposte».
Il blocco delle sperimentazioni
«A tal proposito quindi risulta indispensabile bloccare ogni sperimentazione del 5Gcome richiesto anche da oltre 170 scienziati indipendenti nell’ appello di pochi mesi fa: infatti prima di prevedere l’ utilizzo commerciale delle frequenze adoperate dal 5G è necessario attendere che vengano pubblicati studi INDIPENDENTI, cioé non finanziati dall’industria neanche attraverso sistemi di mascheramento, sugli effetti biologici (studi su animali, piante, studi biomolecolari e sui meccanismi d’azione), derivanti da tale esposizione, attivando quindi, “nell’interesse della salute individuale e pubblica e in applicazione del principio di precauzione” adeguate misure, al fine di “escludere la pericolosità della tecnologia specifica anche a basse concentrazioni in alcuni soggetti”».
PER TUTTE QUESTE RAGIONI I FIRMATARI DELLA PETIZIONE CHIEDONO:
1) di stralciare immediatamente qualsivoglia bozza di decreto legge volto all’adeguamento degli attuali limiti di legge italiani alle raccomandazioni europee e di emendare l’Art. 14 del DL n° 179 del 18/10/2012 pubblicato sulla G.U. n° del 19/10/2012;
2) di recepire gli studi scientifici più recenti (molti dei quali prodotti da scienziati italiani)per abbassare i limiti di esposizione alla radiofrequenza per la popolazione italiana secondo la Raccomandazione dell’Assemblea Plenaria del Consiglio D’Europa N. 1815 del 2011 a 0,6 V/m nell’immediato;
3) di sospendere qualsiasi forma di sperimentazione tecnologica del 5G nelle città italiane in attesa della produzione di sufficienti evidenze scientifiche per giudicarne l’innocuità e in attesa della modifica rigorosamente precauzionale degli attuali limiti italiani per i campi elettromagnetici.
QUI PER FIRMARE
Le più recenti pubblicazioni sull’ argomento sono scaricabili a questo link
[tratto da TerraNuova: https://www.terranuova.it/News/Attualita/Petizione-Fermate-il-5G-e-abbassate-i-limiti-per-l-elettrosmog]
LEGGI ANCHE L’ARTICOLO COMPLETO DI 5GSPACEAPPEAL
[in fondo all’articolo la petizione in inglese]
APPELLO INTERNAZIONALE URGENTE!
Fermate immediatamente la realizzazione delle Reti Wireless 5G (di quinta generazione) sulla Terra e nello Spazio.
Noi sottoscritti scienziati, medici e organizzazioni ambientaliste e cittadini provenienti dai paesi citati in questo appello, chiediamo urgentemente l’arresto della diffusione della rete wireless 5G (quinta generazione), incluso il 5G dai satelliti spaziali. Il 5G aumenterà in modo massiccio l’esposizione alle radiazioni a radiofrequenza (RF) sulle reti 2G, 3G e 4G per le telecomunicazioni già installate. E’ dimostrato che le radiazioni RF sono dannose per l’uomo e l’ambiente. Lo spiegamento del 5G costituisce un esperimento sull’umanità e sull’ambiente, definito come un crimine secondo il diritto internazionale.
Sintesi
Le società di telecomunicazioni di tutto il mondo, con il supporto dei governi, sono in procinto di implementare la rete wireless di quinta generazione (5G) entro i prossimi due anni. Questo è destinato a rappresentare un cambiamento sociale senza precedenti su scala globale. Avremo case “intelligenti”, imprese “intelligenti”, autostrade “intelligenti”, città “intelligenti” e auto a guida autonoma. Praticamente tutto ciò che possediamo e compriamo, dai frigoriferi alle lavatrici, dai cartoni per il latte, dalle spazzole per i capelli e dai pannolini per bambini, conterrà antenne e microchip e sarà connesso in modalità wireless a Internet. Ogni persona sulla Terra avrà accesso immediato alle comunicazioni wireless ad altissima velocità e a bassa latenza da qualsiasi punto del pianeta, anche nelle foreste pluviali, nel mezzo oceano e nell’Antartico.
Ciò che non è sufficientemente conosciuto è che questo comporterà anche cambiamenti ambientali senza precedenti su scala globale. E’ impossibile prevedere quale sarà la densità pianificata per i trasmettitori di radiofrequenza. Oltre a milioni di nuove stazioni base 5G sulla Terra e 20.000 nuovi satelliti nello spazio, 200 miliardi di oggetti trasmittenti, secondo le stime, faranno parte dell’”Internet delle cose” entro il 2020, e un trilione di oggetti solo pochi anni dopo. A metà del 2018, il 5G commerciale a frequenze più basse e velocità più basse è stato utilizzato in Qatar, Finlandia ed Estonia. La distribuzione del 5G a frequenze estremamente elevate (onde millimetriche) è prevista per la fine del 2018.
Nonostante il diffuso negazionismo, l’evidenza che le radiazioni a radiofrequenza (RF) siano dannose per la vita è già lampante. L’evidenza clinica di esseri umani malati, prove sperimentali di danni a DNA, cellule e sistemi di organi in un’ampia varietà di piante e animali, e prove epidemiologiche che le principali malattie della civiltà moderna – cancro, malattie cardiache e diabete – sono in gran parte causate da inquinamento elettromagnetico, costituiscono una base di letteratura di oltre 10.000 studi peer-reviewed.
Se i piani del settore delle telecomunicazioni per il 5G si realizzeranno, nessuna persona, nessun animale, nessun uccello, nessun insetto e nessuna pianta sulla Terra sarà in grado di evitare l’esposizione, 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno, a livelli di radiazione a RF che sono decine o centinaia di volte più grandi di quelli esistenti oggi, senza alcuna possibilità di fuga in nessun luogo sul pianeta. Questi piani per il 5G minacciano di provocare effetti gravi e irreversibili sugli esseri umani e danni permanenti a tutti gli ecosistemi della Terra.
Devono essere adottate misure immediate per proteggere l’umanità e l’ambiente, nel rispetto degli imperativi etici e degli accordi internazionali.
(Nota: I riferimenti sono forniti come collegamenti ipertestuali e note di chiusura.)
Il 5G coinciderà con un massiccio aumento dell’inevitabile ed involontaria esposizione alle radiazioni wireless
5G a terra
Al fine di trasmettere l’enorme quantità di dati richiesti per l’Internet delle Cose (in inglese Internet of Things (IoT)), la tecnologia 5G, quando completamente implementata, utilizzerà onde millimetriche, che vengono trasmesse con difficoltà attraverso il materiale solido. Ciò richiederà ad ogni gestore di installare stazioni base ogni 100 metri[1] in ogni area urbana del mondo. A differenza delle precedenti generazioni di tecnologia wireless, in cui una singola antenna si diffonde su una vasta area, le stazioni base 5G ed i dispositivi 5G avranno più antenne disposte in “array a fasi”[2,3] che lavorano insieme per emettere fasci focalizzati, orientabili e laser-simili che si rintracciano a vicenda.
Ogni telefono 5G conterrà dozzine di minuscole antenne, tutte funzionanti insieme per tracciare e puntare un fascio focalizzato sulla torre più vicina. La Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti ha adottato regole[4] che consentono alla potenza effettiva di tali fasci di essere pari a 20 watt, dieci volte più potenti dei livelli consentiti per i telefoni attuali.
Ciascuna stazione base 5G conterrà centinaia o migliaia di antenne che puntano più raggi laser-simili a tutti i telefoni cellulari e dispositivi utente nell’area di servizio. Questa tecnologia è chiamata “multiple input multiple output” o MIMO. Le regole FCC consentono che la potenza irradiata effettiva dei fasci di una stazione base 5G sia pari a 30.000 watt per 100 MHz di spettro[2] o, equivalentemente, 300.000 watt per GHz di spettro, da decine a centinaia di volte più potente dei livelli consentiti per le attuali stazioni radiobase.
5G nello spazio
Almeno cinque compagnie[5] stanno proponendo di fornire 5G dallo spazio, da un totale di 20.000 satelliti in orbita bassa e media della Terra che copriranno la Terra con fasci potenti, focalizzati e orientabili. Ogni satellite emetterà onde millimetriche con una potenza effettiva irradiata di fino a 5 milioni di watt[6] da migliaia di antenne disposte in un array a fasi. Sebbene l’energia che raggiunge il suolo dai satelliti sarà inferiore a quella delle antenne a terra, essa irradierà le aree della Terra non raggiunte dai trasmettitori e sarà aggiuntiva alle trasmissioni 5G di miliardi di oggetti IoT a terra. Inoltre, i satelliti saranno localizzati nella magnetosfera terrestre, che esercita un’influenza significativa sulle proprietà elettriche dell’atmosfera. L’alterazione dell’ambiente elettromagnetico della Terra può essere una minaccia alla vita ancora più grande dalla radiazione delle antenne a terra (vedi sotto).
Il danno agli esseri umani e all’ambiente è già stato provato
Ancor prima che venisse proposta la rete 5G, decine di petizioni e appelli[7] da parte di scienziati internazionali, tra cui l’Appello di Friburgo firmato da oltre 3.000 medici, hanno provocato una sospensione dell’espansione della tecnologia wireless e una moratoria sulle nuove stazioni base.[8]
Nel 2015, 215 scienziati di 41 paesi hanno comunicato il loro allarme alle Nazioni Unite (ONU) e all’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).[9] Hanno affermato che “numerose pubblicazioni scientifiche recenti hanno dimostrato che i campi elettromagnetici [EMF] colpiscono organismi viventi a livelli ben al di sotto dei livelli limite indicati dalla maggior parte delle linee guida internazionali e nazionali “. Più di 10.000 studi scientifici sottoposti a peer review dimostrano danni alla salute umana derivanti dalle radiazioni RF.[10,11] Gli effetti includono: [12]
• Alterazione del ritmo cardiaco[13]
• Modificazione dell’espressione genica [14]
• Alterazione del metabolismo[15]
• Sviluppo alterato delle cellule staminali [16]
• Cancro[17]
• Patologie cardiovascolari[18]
• Compromissione cognitiva[19]
• Danno del DNA[20]
• Impatti sul benessere generale[21]
• Aumento dei radicali liberi[22]
• Deficit di apprendimento e memoria[23]
• Alterazione della funzionalità e della qualità degli spermatozoi[24]
• Aborto spontaneo[25]
• Danno neurologico[26]
• Obesità e diabete[27]
• Stress ossidativo[28]
Gli effetti nei bambini comprendono l’autismo,[29] disturbi da deficit dell’attenzione, iperattività (ADHD)[30,31] e asma[32].
I danni vanno ben oltre la razza umana, poiché vi sono abbondanti prove di danni a diverse piante e animali selvatici[33,34] e da laboratorio, tra cui:
• Formiche[35]
• Uccelli[36,37]
• Foresta[38]
• Rane[39]
• Moscerini della frutta[40]
• Api[41]
• Insetti[42]
• Mammiferi[43]
• Topi[44,45]
• Piante[46]
• Ratti[47]
• Alberi[48]
Sono stati riportati effetti dannosi anche a livello microbiologico.[49]
L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’OMS ha concluso nel 2011 che le radiazioni RF di frequenze da 30 kHz a 300 GHz sono potenzialmente cancerogeni per l’uomo (Gruppo 2B).[50] Tuttavia, studi recenti che includono la relazione fra l’uso del telefono cellulare e il rischio di cancro al cervello, indicano che le radiazioni RF sono cancerogene per l’uomo[51] e dovrebbero essere ora classificate come “cancerogeno di gruppo 1” insieme al fumo di tabacco e all’amianto.
Attualmente, la maggior parte dei segnali wireless è modulata ad impulsi. Il pericolo è correlato sia dall’onda portante ad alta frequenza che alle pulsazioni a bassa frequenza.[52]
I satelliti 5G devono essere proibiti
La Terra, la ionosfera e l’atmosfera inferiore formano il circuito elettrico globale[53] in cui viviamo. È ben noto che i ritmi biologici—di umani,[54,55] uccelli,[56] criceti,[57] e ragni[58,59]—sono controllati dall’ambiente elettromagnetico naturale della Terra, e che il benessere di tutti gli organismi dipende dalla stabilità di questo ambiente, incluse le proprietà elettriche dell’atmosfera.[60,61,62,63] Cherry, in un’innovativa pubblicazione,[64] ha spiegato l’importanza delle risonanze di Schumann[65] e i motivi per cui i disturbi ionosferici possano alterare la pressione sanguigna, i livelli di melatonina, e causare “cancro, malattie riproduttive, cardiache, neurologiche e morte”.
Questi elementi del nostro ambiente elettromagnetico sono già stati alterati dalle radiazioni delle linee elettriche. La radiazione armonica della linea elettrica[66] raggiunge la ionosfera terrestre e la magnetosfera, dove è amplificata dalle interazioni delle particelle d’onda.[67,68] Nel 1985, il Dott. Robert O. Becker avvertì che la radiazione armonica della linea elettrica aveva già cambiato la struttura della magnetosfera, e che la continua espansione di questo effetto “minaccia la certezza di tutta la vita sulla Terra”.[69] Il posizionamento di decine di migliaia di satelliti sia nella ionosfera che nella magnetosfera, emettendo segnali modulati a milioni di watt e milioni di frequenze, è capace di alterare il nostro ambiente elettromagnetico oltre alla nostra capacità di adattamento allo stesso.[70]
Il monitoraggio informale ha già fornito prove che indicano effetti gravi su esseri umani e animali dai circa 100 satelliti che hanno fornito il servizio telefonico 2G e 3G dall’orbita bassa dal 1998. Tali effetti non possono essere spiegati solo dai bassi livelli di radiazioni a terra. La conoscenza di altre discipline scientifiche pertinenti deve essere presa in considerazione, compresi i campi della fisica dell’atmosfera e dell’agopuntura.[71,72,73,74] L’aggiunta di 20.000 satelliti 5G inquinerà ulteriormente il circuito elettrico globale[75,76] e potrebbe alterare le risonanze di Schumann,[77] che si è evoluta con tutta la vita sulla Terra. Gli effetti saranno universali e potrebbero essere profondamente dannosi.
Il 5G è qualitativamente e quantitativamente differente dal 4G
L’idea che tollereremo decine o centinaia di volte più radiazioni a lunghezze d’onda millimetriche si basa sull’errato concetto del corpo umano che viene considerato come un guscio riempito con un liquido omogeneo.[78,79] L’ipotesi che le onde millimetriche non penetrino oltre la pelle ignora completamente nervi,[80] vasi sanguigni[81,82] e altre strutture conduttrici elettricamente che possono trasportare correnti indotte dalle radiazioni nel corpo.[83,84,85] Un altro errore anche potenzialmente più grave è che gli array a fasi non siano antenne ordinarie. Quando un normale campo elettromagnetico entra nel corpo, fa muovere le cariche e le correnti fluiscono. Ma quando gli impulsi elettromagnetici estremamente brevi entrano nel corpo, succede qualcos’altro: le stesse cariche in movimento diventano piccole antenne che rilanciano il campo elettromagnetico e lo mandano più in profondità nel corpo. Queste onde nuovamente irradiate sono chiamate precursori di Brillouin.[86] Diventano significative quando la potenza o la fase delle onde cambiano abbastanza rapidamente.[87] Il 5G probabilmente soddisferà entrambi i criteri.
Inoltre, la penetrazione superficiale di per sé pone un pericolo unico per gli occhi e per l’organo più diffuso del corpo, la pelle, così come per le creature molto piccole. Recentemente sono stati pubblicati studi peer-reviewed che riportano ustioni cutanee termali[88] da radiazione 5G nell’uomo e assorbimento risonante da parte di insetti,[89] che assorbono fino a 100 volte più radiazioni a lunghezze d’onda millimetriche rispetto alle lunghezze d’onda attualmente in uso. Dal momento che le popolazioni di insetti volanti sono diminuite del 75-80% dal 1989 anche nelle aree naturali protette[90] le radiazioni 5G potrebbero avere effetti catastrofici sulle popolazioni di insetti in tutto il mondo. Uno studio del 1986 di Om Gandhi avvertiva che le onde millimetriche sono fortemente assorbite dalla cornea dell’occhio e che l’abbigliamento ordinario, essendo di dimensioni millimetriche, aumenta l’assorbimento di energia da parte della pelle con un effetto di tipo risonanza.[91] Russell (2018) esamina gli effetti noti delle onde millimetriche su pelle, occhi (inclusi cataratta), frequenza cardiaca, sistema immunitario e DNA.[92]
I regolatori hanno deliberatamente escluso la prova scientifica del danno
Le parti interessate finora nello sviluppo del 5G sono state l’industria e i governi, mentre i rinomati scienziati internazionali che studiano le radiazioni elettromagnetiche e che hanno documentato effetti biologici su esseri umani, animali, insetti e piante e gli effetti allarmanti sulla salute e sull’ambiente in migliaia di studi peer-reviewed sono stati ignorati. La ragione dell’attuale inadeguatezza delle linee guida sulla sicurezza è che i conflitti d’interesse degli enti regolatori “a causa dei loro rapporti con le telecomunicazioni o le società elettriche minano l’imparzialità che dovrebbe governare la regolamentazione degli standard di esposizione pubblica per le radiazioni non ionizzanti”.[93] Nella sua review, il Professore emerito Martin L. Pall espone dettagliatamente i conflitti d’interesse e gli elenchi di importanti studi che sono stati esclusi.[94]
L’ipotesi termica è obsoleta – sono necessari nuovi standard di sicurezza
Le attuali linee guida sulla sicurezza si basano sull’ipotesi obsoleta secondo cui il riscaldamento è l’unico effetto dannoso dei campi elettromagnetici. Come hanno affermato Markov e Grigoriev, “oggi gli standard non considerano il vero inquinamento dell’ambiente con radiazioni non ionizzanti”.[95] Centinaia di scienziati, tra cui molti firmatari di questo appello, hanno dimostrato che molti diversi tipi di malattie e danni alla salute acuti e cronici sono causati senza riscaldamento (“effetto non termico”) da livelli di radiazioni molto al di sotto delle linee guida internazionali.[9] Gli effetti biologici si verificano anche a livelli di potenza vicini allo zero. Gli effetti trovati a 0,02 picowatt (trilioni di watt) per centimetro quadrato o meno includono l’alterazione della struttura genetica di E. Coli[96] e dei ratti,[97] elettroencefalogramma alterato negli esseri umani,[98] una stimolazione della crescita nelle piante di fagioli[99] e una stimolazione dell’ovulazione nei polli.[100]
Per proteggersi dagli effetti non termici, è necessario prendere in considerazione la durata dell’esposizione. Il 5G esporrà tutti a molte più trasmissioni simultaneamente e continuamente, giorno e notte senza interruzione. Sono necessari nuovi standard di sicurezza che dovrebbero basarsi sull’esposizione cumulativa e non solo sui livelli di potenza, ma anche sulla frequenza, larghezza di banda, modulazione, forma d’onda, ampiezza dell’impulso e altre proprietà che sono biologicamente importanti. Le antenne devono essere limitate a luoghi specifici e identificati. Per proteggere gli esseri umani, le antenne devono essere situate lontano da dove le persone vivono e lavorano, ed escluse dai diritti di passaggio pubblici in cui le persone camminano. Per proteggere la fauna selvatica, devono essere esclusi dai santuari naturali e ridotti rigorosamente al minimo nelle aree remote della Terra. Per proteggere la vita, i satelliti per le comunicazioni commerciali devono essere limitati e vietati nelle orbite basse e medie della Terra. Gli array in fase devono essere proibiti sulla Terra e nello spazio.
Le radiazioni RF hanno effetti sia acuti che cronici
Le radiazioni RF hanno effetti sia immediati che a lungo termine. Il cancro e le malattie cardiache sono esempi di effetti a lungo termine. Alterazioni del ritmo cardiaco[101] e cambiamenti nella funzione cerebrale (EEG)[102] sono esempi di effetti immediati. Una sindrome che è stata chiamata malattia da onde radio[103] nell’ex Unione Sovietica e che oggi[104] nel mondo si chiama ipersensibilità elettromagnetica (EHS) può essere acuta o cronica. Il professor Dr. Karl Hecht ha pubblicato una storia dettagliata di queste sindromi, con una review di oltre 1.500 articoli scientifici russi e le storie cliniche di oltre 1.000 dei suoi pazienti in Germania. I risultati oggettivi comprendono disturbi del sonno, pressione arteriosa e frequenza cardiaca alterate, disturbi digestivi, perdita di capelli, tinnito e rash cutaneo. I sintomi soggettivi comprendono vertigini, nausea, mal di testa, perdita di memoria, incapacità di concentrazione, affaticamento, sintomi simil-influenzali e dolore cardiaco.[105]
La linea guida EUROPAEM EMF afferma che l’EHS si sviluppa quando le persone sono “continuamente esposte nella loro vita quotidiana” a livelli crescenti di campi elettromagnetici e che “la riduzione e la prevenzione dell’esposizione a campi elettromagnetici” è necessaria per ripristinare la salute di questi pazienti.[106] L’EHS non dovrebbe più essere considerata una malattia, ma un danno causato da un ambiente tossico che colpisce una parte sempre più grande della popolazione, stimata già in 100 milioni di persone in tutto il mondo,[107,108] e che potrebbe presto interessare tutti[109] se sarà consentita l’introduzione in tutto il mondo del 5G.
La Dichiarazione Scientifica Internazionale sull’EHS e la sensibilità chimica multipla (MCS), a Bruxelles, ha dichiarato nel 2015 che “l’inattività è un costo per la società e non è più un’opzione … noi unanimemente riconosciamo questo grave pericolo per la salute pubblica … chiedendo con urgenza che le principali misure di prevenzione primaria siano adottate per affrontare questa pan- epidemia che si prospetta in tutto il mondo”.[110]
I governi mondiali stanno fallendo nel loro dovere di cautela nei confronti delle popolazioni che governano
Nella loro fretta di implementare il 5G e incoraggiare l’uso non vincolato dello spazio esterno, l’Unione Europea, gli Stati Uniti e i governi nazionali di tutto il mondo stanno adottando misure per garantire un ambiente normativo “senza barriere”.[111] Stanno impedendo alle autorità locali di far rispettare le leggi ambientali[112] e “nell’interesse di uno spiegamento rapido ed economico”, stanno eliminando “oneri superflui … come le procedure di pianificazione locale [e] la varietà di limiti specifici sulle emissioni dei campi elettromagnetici (EMF) e dei metodi necessari per aggregarli”.[113]
I governi stanno anche promulgando leggi per permettere un uso delle strutture wireless in tutti i diritti di passaggio pubblici.[114] Ad oggi, la maggior parte delle strutture wireless sono state collocate in una proprietà privata a una certa distanza da case e aziende. Affinché siano distanziati a meno di 100 metri di distanza come richiesto dalla tecnologia 5G, tuttavia, ora saranno posizionati sul marciapiede direttamente di fronte a case e aziende e vicino alle teste dei pedoni, comprese le madri con bambini.
I requisiti di preavviso pubblici e le udienze pubbliche sono stati eliminati. Anche se ci fosse un’audizione e 100 esperti scientifici dovessero testimoniare contro il 5G, sono state approvate leggi che rendono illegale per le autorità locali prendere in considerazione la loro testimonianza. La legge statunitense, ad esempio, proibisce ai governi locali di regolamentare la tecnologia wireless “sulla base degli effetti ambientali delle radiazioni a radiofrequenza”,,[115] e le corti hanno invertito le decisioni normative in merito al posizionamento delle torri cellulari semplicemente perché la maggior parte delle testimonianze pubbliche riguardava la salute.[116] Gli assicuratori non forniranno copertura contro i rischi alle EMF,[117] e non vi è chiarezza su quale entità si assumerà la responsabilità legale per i danni alla vita, agli arti e alle proprietà derivanti dall’esposizione al 5G, sia a terra che nello spazio.[118]
In assenza di un regime giuridico completo concordato che disciplini le attività nello spazio, la responsabilità legale per tali attività è inesistente, nonostante la prospettiva che interi continenti, l’atmosfera e gli oceani vengano messi a rischio.
Gli accordi internazionali sono stati violati
Bambini e dovere di cura
La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia: gli Stati devono “impegnarsi a garantire al minore protezione e cura tali da garantire il suo benessere” (Articolo 3), “assicurare … la sopravvivenza e lo sviluppo del bambino” (Articolo 6) e “adottare misure adeguate per combattere le malattie … tenendo conto dei pericoli e dei rischi dell’inquinamento ambientale” (articolo 24, lettera (c)).
Il Codice di Norimberga (1949) si applica a tutti gli esperimenti sugli esseri umani, includendo in tal modo il dispiegamento del 5G con una nuova e più potente esposizione alle radiazioni RF mai testata per la sicurezza prima della commercializzazione. “Il consenso volontario del soggetto umano è assolutamente essenziale” (articolo 1). L’esposizione al 5G sarà involontaria. “Nessun esperimento dovrebbe essere condotto, dove ci sia una ragione a priori per credere che si verificherà la morte o la lesione invalidante” (articolo 5). I risultati di oltre 10.000 studi scientifici e le voci di centinaia di organizzazioni internazionali che rappresentano centinaia di migliaia di membri che hanno subito lesioni invalidanti e sono stati sfollati dalle loro case dalle strutture per le telecomunicazioni wireless già esistenti, costituiscono “ragioni a priori per credere che si verificherà una lesione invalidante o la morte”.
Dovere di informare ed EMFs
La World Telecommunication Standardization Assembly (2012) dell’International Telecommunication Union (ITU) afferma che “c’è il bisogno di informare il pubblico dei potenziali effetti dell’esposizione ai campi elettromagnetici (CEM)” e invita gli Stati membri ad “adottare misure adeguate per garantire la conformità con le raccomandazioni internazionali pertinenti per proteggere la salute dagli effetti negativi dei campi elettromagnetici “.
La Valutazione intermedia del piano d’azione europeo per l’ambiente e la salute 2004-2010 (2008) riporta: “Il Parlamento europeo … constata che i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici fissati per il pubblico sono obsoleti,… non tengono evidentemente conto dell’evoluzione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, né delle raccomandazioni formulate dall’Agenzia europea per l’ambiente o delle norme di emissioni più esigenti adottate, ad esempio, da Belgio, Italia o Austria e non affrontano la questione dei gruppi vulnerabili, come le donne incinte, i neonati e i bambini”. (paragrafo 22)
La Risoluzione 1815 (Consiglio d’Europa, 2011) riporta: “Prendere tutte le misure ragionevoli per ridurre l’esposizione ai campi elettromagnetici, in particolare alle radiofrequenze dai telefoni cellulari, e in particolare l’esposizione di bambini e giovani.”
Ambiente
La Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’ambiente umano (STOCCOLMA 1972): ” Lo scarico di sostanze tossiche … in quantità o in concentrazioni tali che l’ambiente non sia in grado di neutralizzarne gli effetti devono essere arrestati in modo da evitare che gli ecosistemi subiscano danni gravi o irreversibili.” (principio 6).
La Carta mondiale per la natura (1982): “Le attività che possono causare danni irreversibili alla natura devono essere evitate … laddove i potenziali effetti avversi non sono completamente compresi, le attività non dovrebbero procedere” (articolo 11).
Dichiarazione di Rio sull’ambiente e sullo sviluppo (1992): “Gli Stati hanno … il dovere di assicurare che le attività sottoposte alla loro giurisdizione o al loro controllo non causino danni all’ambiente di altri Stati o di zone situate oltre i limiti della giurisdizione nazionale” (principio 2).
Il Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (2002): C’è un urgente bisogno di … “Lanciare iniziative internazionali di capacity-building, come appropriato, che valutino i legami fra salute e ambiente e utilizzino le conoscenze acquisite per creare risposte politiche nazionali e regionali più efficaci alle minacce ambientali alla salute umana”. (paragrafo 47 (k)).
La convenzione africana per la conservazione della natura e delle risorse naturali (2017): “Le parti devono … adottare tutte le misure appropriate per prevenire, mitigare ed eliminare nella misura massima possibile gli effetti nocivi sull’ambiente, in particolare da radioattivi, tossici e altre sostanze pericolose e rifiuti” (articolo 13).
Salute e diritti umani
La Dichiarazione universale dei diritti umani: “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.” (articolo 3).
La Strategia globale per la salute delle donne, dei bambini e degli adolescenti delle nazioni unite (2016-2030) ha come obiettivo la “trasformazione”, attraverso l’espansione degli ambienti favorevoli; la “sopravvivenza”, riducendo la mortalità materna e neonatale; e la “prosperità” garantendo salute e benessere e riducendo le morti e le malattie legate all’inquinamento.
Spazio
Il trattato sullo spazio extra-atmosferico (1967) richiede che “gli Stati contraenti devono … evitare effetti pregiudizievoli di contaminazione e di modificazioni nocive del mezzo terrestre, dovute all’introduzione di sostanze extraterrestri”. (articolo IX).
Le linee guida delle Nazioni Unite per la sostenibilità a lungo termine delle attività nello spazio extra-atmosferico (2018): Gli Stati e le organizzazioni intergovernative internazionali dovrebbero affrontare … i rischi per le persone, la proprietà, la salute pubblica e l’ambiente associati al lancio, operazioni in orbita e rientro di oggetti spaziali (linea guida 2.2 (c)).
I governi mondiali stanno giocando a dadi con la vita sulla Terra
Albert Einstein affermò che “Dio non gioca a dadi”.[119] Tuttavia, perseguendo la diffusione sulla Terra e nello spazio del 5G, una tecnologia senza precedenti di onde millimetriche precedentemente utilizzata come arma energetica nelle operazioni militari e controllo della folla,[120] i governi mondiali stanno spregiudicatamente giocando a dadi con il futuro della vita sulla Terra.
Rifiutare di accettare e applicare conoscenze scientifiche pertinenti e valide è eticamente inaccettabile. La ricerca esistente dimostra che il 5G—ed in particolare il 5G spaziale—viola una serie di accordi internazionali.
Facciamo appello all’ONU, all’OMS, all’UE, al Consiglio d’Europa e ai governi di tutte le nazioni,
(a) Per adottare misure immediate per arrestare lo spiegamento del 5G sulla Terra e nello spazio al fine di proteggere tutta l’umanità, in particolare i nascituri, i neonati, i bambini, gli adolescenti e le donne incinte, nonché l’ambiente;
(b) Per seguire la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e la Risoluzione 1815 del Consiglio d’Europa, informando i cittadini, compresi insegnanti e medici, sui rischi per la salute (per adulti e bambini) dalle radiazioni RF e perché dovrebbero e come possono evitare comunicazione senza fili e stazioni base, in particolare nei o vicino a centri diurni, scuole, ospedali, case e luoghi di lavoro;
(c) Favorire e implementare le telecomunicazioni cablate anziché wireless;
(d) Proibire all’industria wireless/delle telecomunicazioni di persuadere i funzionari attraverso le sue lobby a prendere decisioni che consentano un’ulteriore espansione delle radiazioni RF, incluso il 5G a terra e nello spazio;
(e) Nominare immediatamente—senza influenze da parte dell’industria—gruppi internazionali di scienziati con esperienza in campi elettromagnetici, indipendenti e veramente imparziali, senza conflitti di interesse,[121] allo scopo di stabilire nuovi standard di sicurezza internazionali per le radiazioni RF, che non si basino solo sui livelli di potenza, ma che considerino l’esposizione cumulativa, e che proteggano da tutti gli effetti sulla salute e sull’ambiente, non solo effetti termici e non solo sugli esseri umani;
(f) Nominare immediatamente, senza influenze da parte dell’industria, gruppi internazionali di scienziati con esperienza in campi elettromagnetici, salute, biologia e fisica dell’atmosfera, allo scopo di sviluppare un quadro normativo completo che garantisca che gli usi dello spazio esterno siano sicuri per gli esseri umani e l’ambiente, tenendo conto delle radiazioni RF, dei gas di scarico dei razzi, della fuliggine nera e dei detriti spaziali e dei loro impatti sull’ozono,[122] sul riscaldamento globale,[123] sull’atmosfera e sulla conservazione della vita sulla Terra. Non solo la tecnologia a terra ma anche quella spaziale deve essere sostenibile per adulti e bambini, animali e piante.
Si prega di rispondere all’Amministratore dell’Appello citato di seguito,
Scrivendo in dettaglio le misure che si intendono adottare al fine di proteggere la popolazione globale contro l’esposizione alle radiazioni RF, in particolare alle radiazioni 5G.
Questo appello e la vostra risposta saranno a disposizione del pubblico su www.5gSpaceAppeal.org
Rispettosamente inviato,
Arthur Firstenberg, Amministratore dell’Appello, info@5gSpaceAppeal.org
Firma l’appello
https://www.5gspaceappeal.org/sign-individual
Firmatari Iniziali
AFRICA
Lauraine Margaret Helen Vivian, PhD, Anthropology and Psychiatry; Honorary Research Associate, Faculty of Health and Medical Sciences, University of Copenhagen, Denmark. Signatory for South Africa
ASIA
Girish Kumar, PhD, Professor, Electrical Engineering Department, Indian Institute of Technology Bombay, Powai, Mumbai, India
AUSTRALIA
Don Maisch, PhD, Independent researcher, author of ”The Procrustean Approach”, Lindisfarne, Tasmania, Australia
EUROPA
Alfonso Balmori, BSc, Master in Environmental Education, Biologist. Valladolid, Spain
Klaus Buchner, Dr. rer. nat., Professor, MEP – Member of the European Parliament, Kompetenzinitiative zum Schutz von Mensch, Umwelt und Demokratie e.V., München, Germany
Daniel Favre, Dr. phil. nat., Biologist, A.R.A. (Association Romande Alerte aux Ondes Electromagnétiques), Switzerland
Annie Sasco, MD, DrPH, SM, HDR, former Chief of Research Unit of Epidemiology for Cancer Prevention at the International Agency for Research on Cancer (IARC), Lyon; former Acting Chief, Programme for Cancer Control of the World Health Organization (WHO); former Director of Research at the Institut National de la Santé et de la Recherche Médicale (INSERM); France
NORD AMERICA
Martin Pall, Professor Emeritus of Biochemistry and Basic Medical Sciences, Washington State University, residing in Portland, Oregon, USA
Kate B. Showers, PhD, Soil Science, Senior Research Fellow, Centre for World Environmental History, University of Sussex, Falmer, Brighton, UK, residing in Bolton-Est, Québec, Canada
SUD AMERICA
Carlos Sosa, MD, University of Antioquia, Medellín, Colombia
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120. Conflicts of interest have frequently arisen in the past. For example, the EU Commission (2008/721/EC) appointed industry-supportive members for SCENIHR who submitted to the EU a misleading SCENIHR report on health risks, which gave the telecommunications industry carte blanche to irradiate EU citizens. The report is now quoted by radiation safety agencies in the EU. Another example is the US National Toxicology Program contracting with the IT’IS Foundation, which is funded by the entire telecommunications industry, to design, build and monitor the exposure facility for a two-year, 25-million-US-dollar study of cell phones. It subsequently produced a misleading report that is now quoted by industry officials in the US.
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